Il progetto muove dall’analisi e dalla considerazione che poco è stato fatto per integrare la diversità sessuale, il quadro critico e teorico e le politiche attive LGBTIQ+ nel curriculum formativo, preparatorio e d’aggiornamento degli educatori, formatori, animatori e insegnanti. Tali prospettive raramente trovano spazio nell’educazione, tanto più se di natura formale: le numerose eccezioni in Italia e in Europa sono infatti spesso dovute alla volontà di singoli istituti scolastici e/o centri educativi, mediante patti educativi e collaborazioni con organizzazioni impegnate nella lotta contro intolleranza, discriminazione e omobitransfobia.
Le priorità di “Streets aligned” riflettono il desiderio di costruire nuove alleanze educative, non meno efficaci di altre e più consuete forme di attivismo. L’esigenza è quella di creare percorsi d’educazione
olistici, che siano in grado di preparare al meglio chi si prende cura delle nuove generazioni e più in generale delle comunità discenti. Produrre dunque un cambiamento di attitudini, valori, comportamenti e relazioni umane, un apprendimento che implica uno sforzo cosciente da parte dei partecipanti per divenire essi stessi agenti del cambiamento e della giustizia sociale.
Assenza e rimozione producono effetti drammatici: lacune e impreparazione agevolano infatti la presenza di atteggiamenti negativi, violenti, ai danni delle comunità LGBTIQ+ e, più sottilmente, contribuiscono a produrre minoranze invisibili. Il mancato confronto ostacola la realizzazione di più ampi percorsi di crescita e sensibilizzazione a beneficio in ugual modo dei docenti e dei discenti: un ostacolo allo sviluppo di buone forme di partecipazione democratica e di comprensione del corpus politico e valoriale europeo.
Proposizioni, lotte e dibattiti politici in merito all’antidiscriminazione e ai diritti LGBTIQ+ sono un tassello fondamentale della nostra cultura comunitaria. Essi al contempo pongono una sfida anche alle comunità educanti, invitandole a contribuire con sforzi e risultati tangibili. Di conseguenza il partenariato individua priorità coerenti, facendo leva sulla propria esperienza nel campo della produzione di percorsi educativi inclusivi, in special modo orientati all’upskilling degli educatori, formatori, animatori socioculturali, insegnanti.
Il report annuale di ILGA-Europe (2021) sottolinea l’aumento di fenomeni d’odio, di discriminazione e intolleranza ai danni delle comunità LGBTIQ+, ma anche l’arretratezza di numerosi contesti educativi e d’istruzione. Streets aligned è un intervento in tal senso: un coinvolgimento dal basso, pedagogicamente solido, in grado di promuovere un clima inclusivo nonché l’acquisizione di competenze sia di base sia specifiche. I nuclei dell’educazione inclusiva LGBTIQ+, progettati insieme e per gli educatori, garantiscono infatti lo sviluppo di competenze d’ascolto, socio-emotive e critico-relazionali a vantaggio della quotidianità educante.
La familiarità con l’Educazione Inclusiva LGBTIQ+ apre a opportunità pedagogicamente valide, utili per migliorare le dinamiche relazionali tra educatori ed educandi, nonché lo spazio educativo in chiave partecipata, democratica, sensibile e ricettiva delle politiche attive europee. Streets aligned agisce su determinate priorità per decostruire silenzi, rimozioni e “minoranze invisibili”: quale messaggio inviano gli ambienti e gli spazi dell’educazione e dell’istruzione? Quali effetti produce il “curriculum nascosto”?
Il progetto ambisce a formulare una seppur parziale risposta a queste domande, le quali sollevano complesse sfide per gli educatori, supportando infatti le professionalità dell’educazione nello scomporre e nel mappare le unità del proprio lavoro: uno stimolo a condurre una riflessione continua e significativa e a integrare uno sguardo critico, analitico, emotivamente partecipe, che dall’Educazione Inclusiva LGBTIQ+ porti a un sostanziale incremento della qualità dei materiali.